Ritratto di paese. Compignano, la sua storia e i suoi abitanti

Il set fotografico allestito nella Chiesa del Crocifisso

Raccontare la storia del borgo di Compignano, a partire dai primi documenti storici che ne parlano, fino a congelare il tempo nei ritratti fotografici degli abitanti che oggi popolano la frazione del comune di Marsciano. Si muove dentro questo perimetro il progetto “Ritratto di paese” che ha appena preso il via e che dovrà portare, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 alla pubblicazione di un libro in cui ad una approfondita introduzione storica seguirà quello che è un vero e proprio documento antropologico, ovvero una sezione fotografica con i volti di tutti gli abitanti di Compignano, alla data di maggio 2019, dal neonato all’ultracentenario.

A ideare il progetto e a curarne la realizzazione, con la collaborazione della Fondazione Compignano, del Circolo Anspi, dell’Associazione Campo di Giano e della Filarmonica, è Giovanni Sellari, giovane artista e fotografo, originario di Papiano, che, dopo un percorso di studi che lo ha portato a specializzarsi in fotografia presso l’Accademia di belle Arti di Brera a Milano, ha intrapreso un’attività lavorativa sia come artista e scrittore, in seno a tematiche legate all’arte contemporanea, sia come fotografo, esibendo una produzione che è frutto di spunti teorico-filosofici. Tra i tanti progetti artistici curati, a partire dal 2011, e le molte esposizioni, in Italia e all’estero, ha recentemente preso parte ad un progetto fotografico sperimentale sui rifugiati, in collaborazione con l’Università di Maastricht, città olandese dove ha anche vissuto per qualche tempo. “Un’esperienza, questa a Maastricht, – spiega Giovanni – che mi ha stimolato a sviluppare progetti che possano unire la valenza artistica con quella sociale e antropologica, sfruttando la macchina fotografica non tanto come strumento capace di cogliere attimi fuggenti ma come mezzo per stimolare riflessioni tra la realtà e la sua rappresentazione. E con questo progetto su Compignano, innovativo nel suo genere, voglio poter restituire un ritratto unico e coerente, con una forte valenza sociale e storica, di una comunità che ha nel tempo saputo mantenere saldo il legame tra terra e persone”.

Il lavoro sulla parte storica del progetto è curato dalla professoressa e ricercatrice universitaria Aurora Caporali, collaboratrice, tra l’altro, dell’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea (Isuc), il cui presidente, professor Mario Tosti, scriverà l’introduzione del volume. La parte fotografica è, naturalmente, curata da Giovanni Sellari che nei due ultimi fine settimana di maggio sta provvedendo a realizzare le foto dei volti di tutti gli abitanti di Compignano in un set fotografico allestito presso la Chiesa della Madonna del Crocifisso, all’interno del borgo. Di ogni abitante sarà riportato, oltre al volto, il nome, l’età ed un eventuale breve aneddoto o commento sul legame che unisce lui e la sua famiglia a Compignano. Una volta completata questa fase e ultimata, nel corso dei prossimi mesi, anche la ricerca storica, il libro sarà pronto per la pubblicazione.